Fenomenale! Ecco l’ultima scoperta del secolo: le Fake News.
Da quando il
mondo dei social ha preso il sopravvento sulla nostra vita, le Fake News sono
una parte ridondante della nostra giornata; cascare in una rete di notizie
tanto false quanto attraenti è diventato dunque estremamente semplice. È quindi
di fondamentale importanza saperle riconoscere in modo da evitarle, in quanto
la facilità con cui si
diffondono genera confusione e, nel peggiore dei casi, panico e
disinformazione.
Prima di gettare benzina sul fuoco, vediamo effettivamente cos’è una Fake News
e quali sono gli strumenti che abbiamo a disposizione per poterle riconoscere.

Cos’è una Fake News?
Il termine
inglese Fake News, indica articoli redatti con informazioni inventate,
ingannevoli o distorte, resi pubblici con il deliberato intento di disinformare
o di creare scandalo attraverso i mezzi di informazione. Tradizionalmente a
veicolare le Fake News sono i grandi media, ovvero le televisioni e le più
importanti testate giornalistiche.
Tuttavia, siamo i protagonisti di un’epoca in cui, semplicemente portando la
mano verso la tasca ed estraendo il nostro smartphone, diventiamo magicamente
padroni di un’infinità di informazioni. In particolare, i Social Network, sono
ormai la valle in cui risuona l’eco di qualsiasi voce, ed è dunque proprio qui che
entriamo in contatto con la maggior parte delle Fake News.
Perché le Fake News diventano virali sul web?
Per
rispondere a questa domanda è necessario comprendere cosa ci porta ad aprire
una notizia piuttosto che un’altra.
Le anteprime dei contenuti web sono composte generalmente da un titolo, un
sottotitolo e un’eventuale foto.
Nessuno di questi fattori, però, viene definito senza uno scopo ben preciso. I
titoli saranno sfarzosi e sensazionalistici, i sottotitoli saranno accattivanti
e le foto di grande impatto. Per descrivere meglio questo fenomeno, dobbiamo ricordare
il fenomeno del clickbait, ossia un termine che indica un contenuto web il cui
scopo principale è quello di attirare il maggior numero possibile di click.
Ma come fa effettivamente a funzionare una tecnica del genere?
La risposta
è, in realtà, molto semplice. Il clickbait rimane sempre sul vago, in modo tale
che tutti, apparentemente, possiamo sentirci coinvolti e interessati dal
contenuto che nasconde.
Per fare un esempio pratico, non leggerete mai un titolo del genere:
“Sensazionale scoperta nel mondo scientifico: ecco a voi il Bosone di Higgs”,
bensì, troverete un’infinità di titoli simili a questo: “Fenomenale! Ecco
l’ultima scoperta nel panorama scientifico!”.
Non solo il clickbait contribuisce al successo delle Fake News, vi sono altri
aspetti da tenere in considerazione, alcuni dei quali probabilmente meno
intuitivi.
È risaputo che, purtroppo, le notizie vere non sono sempre belle, anzi, spesso
sono crude, dirette, spietate; non vanno a soddisfare il desiderio di
appagamento che abbiamo e non devono mirare a farlo, perché devono essere,
semplicemente, vere e fedeli alla realtà.
Una Fake News, invece, non è soggetta a nessun vincolo di questo tipo, e può
dunque sbizzarrirsi nel riportare false verità il cui unico scopo è quello di
essere accomodanti, soddisfacenti, intriganti. Ecco, dunque, perché le Fake
News hanno così tanti click: perché, in fondo, danno sempre una risposta
semplice a una domanda difficile.
Qual è la motivazione che spinge la diffusione di notizie false?
Uno dei
fattori preponderante che spinge l’autore a creare Fake News, consapevole della
popolarità che esse hanno, è quello di ottenere il maggior numero di visualizzazioni
possibili sulla propria pagina web. Queste visualizzazioni, in molti casi,
comportano un guadagno per l’autore tramite pubblicità e inserzioni presenti
nel sito stesso, quindi maggiori saranno le visite e le condivisioni, maggiore
sarà il suo profitto. L’autore utilizza furbamente le caratteristiche elencate
nel paragrafo precedente per arrivare al maggior numero di lettori, potendo
così sfruttare questi ultimi a scopo di lucro; dunque, oltre che divulgare
disinformazione, è in grado di generare un guadagno significativo, considerando
anche i costi irrisori cui è soggetto.
Un altro scopo che spinge alla creazione di una Fake News è sicuramente quello
di influenzare chi la legge, facendo forza su una direzione che, generalmente,
ha un carattere di propaganda politica o socio-economica. Banalmente, potremmo
leggere una notizia che ci informa su determinati comportamenti o atteggiamenti
tenuti da un leader di partito, mettendo in luce come questi siano stati
immorali. Saremo così immediatamente influenzati nel giudizio dell’individuo in
questione, rischiando di inciampare in valutazioni pregiudizievoli.
È dunque fondamentale, per l’autore di Fake News, cercare di inculcare pensieri
e idee distorte nella mente del lettore, così da modificare le sue prospettive
e punti di vista, inducendolo a differenti considerazioni e decisioni, che
possono avere un impatto in ambito sociale, politico ed economico. Succede, a
volte, anche se con frequenza minore, che la reale intenzione di una Fake News
sia ombreggiata ed oscurata da una copertina illusoria il cui scopo è quello di
generare semplicemente caos. È importante essere consapevoli che lo scalpore
generato da una notizia non è mai fine a sé stesso, ma si riconduce, nella
maggior parte dei casi, ai fini descritti nelle righe superiori.
Come riconoscerle per evitarle?
Nonostante
le Fake News siano spesso molto ingannevoli e capaci di mascherarsi da notizie
vere, vi sono numerose accortezze che possiamo prendere per evitarne o comunque
limitarne drasticamente la diffusione. Perché è importante ricordarsi che, nonostante
tutto, siamo noi i principali utilizzatori dei social network e coloro i quali
possono distruggere il diffondersi delle notizie false.
Il primo aspetto su cui fare leva è sicuramente il buon senso. È necessario comprendere
a fondo che ogni notizia errata è potenzialmente una bomba ad orologeria se
utilizzata nel modo sbagliato. Questo fattore deve spingerci a fare un passo
indietro ogni qualvolta ci imbattiamo in una nuova notizia, e porci di fronte
un interrogativo molto importante: “Ciò che sto leggendo è
effettivamente vero? È riportato dalle principali fonti di divulgazione? Si
basa su studi scientifici condotti dalle più importanti associazioni che
operano in tale campo?”.
Le giuste domande sono sicuramente il segreto per trovare le risposte corrette,
ed è per questo motivo che è di fondamentale importanza porsele. In questo
processo, che è sicuramente delicato, non siamo soli per fortuna. Vi sono
innumerevoli aiuti che possiamo sfruttare per verificare la veridicità di una
notizia. In particolare, possiamo affidarci alle competenze e alla serietà con
cui operano, ad esempio, Butac e First Draft News, associazioni e
progetti attivi nella lotta contro le notizie false.
La battaglia che ognuno di noi può condurre contro le Fake News e la loro
diffusione, ci ricorda quanto l’operato di ogni singolo individuo sia, alla
fine, estremamente importante per il raggiungimento di uno scopo comune, che rappresenta,
in tale caso, proteggere tutti noi dalla minaccia delle notizie false.